lunedì 28 dicembre 2009

Capodanno in piazza 2010!!

Ciao!!! Siete pronti per festeggiare!!

E' da mesi che programmate il vostro capodanno o non vi siete ancora decisi?

Ecco alcune informazioni "last-minute" sui concerti che si terranno

nelle principali piazze italiane:

Capodanno a Milano: Nora De Stefani, Fausto Leali e la sua orchesta al Galà al Palalido di Piazza Stuparich dalle 22:00.

Elio e le Storie Tese in Piazza Vittoria a partire dalle 22:30
Radio DJ e il suo staff si ebiscono alla Triennale Bovisa.
Frankie Hi-Nrg e vari gruppi emergenti saranno in Piazza Santo Stefano per il concerto di capodanno dei giovani.

Capodanno a Roma: Antonello Venditti e Zero Assoluto ai Fori Imperiali, 99 Posse e di Brusco al campus di Cinecittà, Roma Gospel Festival con Jessy Dixon & The Chicago Gospel Singers si esibiscono nella sala Santa Cecilia dell'Auditorium (ingresso a pagamento), Sarah Jane Morris si esibisce a Villa Celimontana.
Capodanno a Firenze: Irene Grandi. Inoltre Lucio Dalla e i Negrita canteranno sia a Firenze che a Bologna con l'occasione dell'inaugurazione dell'Alta Velocità tra le due città.Capodanno a Bologna:Lucio Dalla e i Negrita canteranno sia a Firenze che a Bologna con l'occasione dell'inaugurazione dell'Alta Velocità tra le due città.

Segnalatici sotto altre eventuali piazze con artisti per la notte di capodanno di cui siete a conoscenza!

Altri link utili:

http://www.capodannoamilano.it/eventimusicali_capodanno_milano.htm

http://www.regioni-italiane.com/capodanno.htm





lunedì 9 novembre 2009

10 novembre: la Marcia Mondiale arriva a Milano


Dopo averne celebrato la partenza con il grande karaoke di 'Imagine' in piazza del Duomo lo scorso 2 ottobre, Milano si prepara al passaggio della Marcia Mondiale. Martedì 10 novembre accoglierà i marciatori con la partecipazione di 3000 bambini e ragazzi delle scuole di Milano e Lombardia che dopo una breve marcia che partirà alle 9.30 da Largo Cairoli e giungerà in Piazza del Duomo, incontrerà Ivan Ramiro Cordoba, testimonial della marcia. Alle 11.00 dopo gli interventi dei marciatori potranno assistere sul maxischermo in streeming dalla Sala della Provincia di Via Corridoni, alla premiazione delle scuole vincitrici del concorso Ci siamo innamorati della parola PACE presentato dalla Pina, la simpatica conduttrice radiofonica di radio DJ.A seguire, incontro aperto alla stampa e al pubblico con i marciatori dell'équipe base, il Provveditorato agli Studi, il prof. Umberto Veronesi e le istituzioni comunali, provinciali e regionali che hanno patrocinato la Marcia a Milano. MILANO, 10 NOVEMBRE -

giovedì 22 ottobre 2009


Tutto pronto per la quarta edizione della Festa de Teatro, grande kermesse della scena milanese promossa dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, dalla Regione Lombardia e dall’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo/Lombardia.
In programma 200 spettacoli in 99 teatri e luoghi della città cui si aggiungono teatri e spazi di Monza e Brianza (a Monza, Brugherio, Cesano Maderno, Villa Santa e Vimercate); biglietti da 0 a 4 euro.

Il programma completo da venerdì 9 ottobre sul sito di Agis Lombardia.

http://www.lombardiaspettacolo.com

Punto vendita

Spazio Oberdan - Viale Vittorio Veneto 2 - Milano Tel. 334 3855794
Da venerdì 16 ottobre a giovedì 22 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 20.00, venerdì 23 dalle ore 11.00 alle ore 14.00, sarà possibile acquistare i biglietti a 4 euro (massimo 4 biglietti a persona per ogni spettacolo).
I biglietti eventualmente ancora disponibili saranno in vendita presso le casse dei teatri prima dell'orario di inizio degli spettacoli.

lunedì 5 ottobre 2009

CECAC 2009: corso europeo x cultori di arte contemporane


La Provincia di Milano, la Fondazione Antonio Ratti di Como e la Commissione europea/Rappresentanza a Milano, in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand, promuovono la III edizione del Corso Europeo per Curatori di Arte Contemporanea (CECAC), a Milano dall’1 al 10 ottobre 2009. In programma anche due conferenze aperte al pubblico presso lo Spazio Oberdan: la prima di Ulrich Loock, 3 ottobre, ore 11, dal titolo "Critica della curatela" e la seconda con Pedro Cabrita Reis, il 6 ottobre alle ore 18, dal titolo "In conversazione con Pedro Cabrita Reis", un colloquio col Visiting Artist di quest’anno.


http://www.fondazioneratti.org/eventi/eventi.php?id=21

martedì 15 settembre 2009

Critical mass a Milano: trasformati in "massa critica"!



Eccomi qui...di ritorno a Milano dopo aver trascorso l'estate in Spagna!
E cosa c'è di meglio di Critical Mass per farsi un bel giretto in bicicletta e passare una bella serata in compagnia pedalando per le vie della città!
Forse non tutti sanno che a Milano ogni giovedì, ci si può ritrovare a piazza Mercanti e percorrere le vie del centro in bicicletta, bloccando il traffico della città!!!
Vi assicuro che è troppo divertente...soprattutto passare in zone come Corso Garibaldi...tutti ti guardano allibiti :P!!
Critical mass è uno strumento di lotta adottato da ciclisti di tutto il mondo per rivendicare maggiore spazio per le biciclette. L'idea di base è che una "massa" di ciclisti, può essere molto ingombrate e può farsi vedere molto bene. Si tratta infatti di pedalare tutti insieme per le vie della città. L'itinerario non è deciso in partenza, ma affidato all'estemporaneità di chi sta davanti.




www.criticalmassmilano.it

lunedì 6 luglio 2009

Un Altro Mondo in festa!!!


Ciao a tutti!!

Anche quest'anno l'associazione UNALTROMONDO onlus ha organizzato la sua grande festa d'estate che si terrà presso l'Area "Eventi Più" di PioltelloSabato 11 luglio dalle ore 20.00

Il contributo alla serata sarà di 16 euro (in pre-vendita) e comprenderà:

- 2 menù a scelta (uno vegetariano) al ristorante.
- Concerto di Colpi Repentini (rock), Dejablue (funky-blues) e Ambassadeurshiphop (hip-hop senegalese)
- Danza folkloristica Peruviana
- Mercatini dell'artigianato
- Mostra fotografica attività in Senegal
- Video attività in Senegal e Marcia Mondiale

Saranno presenti banchetti informativi e di vendita di
oggetti di circa altre associazioni di volontarato.

La festa è inserita quest'anno nell'ambito delle iniziative di preparazione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, di cui potrete trovare informazioni presso l'Info Point dedicato.

Come ogni anno il contributo finanzierà la Onlus e i suoi progetti in AFRICA: quest'anno il ricavato andrà alle scuole di Ben Barack e Yembeul.

Per info e prenotazioni:
- Stefano Avanzi: tel. 328/9614933 oppure via mail all'indirizzo s.avanzi@inwind.it

domenica 21 giugno 2009


Al via la terza edizione del Ragnarock Nordic Festival.
Con più di 5000 visitatori nel 2008, il Festival Nordico più grande di Milano torna nel 2009 con una coinvolgente kermesse dedicata davvero a tutti grazie ai trasversali appuntamenti sparsi per il capoluogo lombardo dal 23 al 28 giugno.

Ad aprire il Ragnarock Nordic Festival 2009, il 23 giugno al Politecnico di Milano sarà la Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici ed energie rinnovabili: una prospettiva italiana e soluzioni nordiche, che vadrà la partecipazione di importanti personalità politiche italiane e del nord Europa.

Il 24 giugno il Ragnarock si sposta alla Palazzina Liberty con un appuntamento pomeridiano di teatro per bambini, per proseguire con una conferenza dell’artista teatrale islandese Hrafnhildur Hagalin e successivamente con la conferenza dello scrittore svedese Bjorn Larsson per poi lasciare spazio ad una serata dedicata alla musica classica con le più grandi giovani promesse nordiche e italiane.

Musica, cultura, dibattito, confronto ma anche intrattenimento con il famoso Festival Musicale al Circolo Magnolia il 27. La giornata al Magnolia comincerà nel pomeriggio con l’Aperitivo Nordico aperto a tutti, al quale parteciperanno giovani, musicisti e partner istituzionali di Ragnarock. Anche i più piccoli sono invitati: sarà allestita un’area per bambini in cui piccini e grandi potranno divertirsi e rilassarsi insieme dando sfogo alla fantasia, in perfetto stile nordico.

Durante la giornata di domenica 28, un veicolo ecologico si sposterà tra le vie di Milano in un percorso che, come si potrà visualizzare su un apposito schermo collegato ad un rilevatore satellitare posizionato sul veicolo stesso, scriverà per le strade di Milano la conosciuta sillaba CO2.


Per ulteriori Info: www.ragnarock.eu

venerdì 19 giugno 2009

evento fuori porta: giocolieri in Valtellina!!!


il 19, 20 e 21 giugno presso il Policampus di Sondrio si terrà “Giocolieri… in Valtellina!” . Una fantastica tre giorni che sarà luogo d’incontro tra giocolieri, acrobati, artisti, fachiri mangiafuoco, appassionati e semplici curiosi che vorranno partecipare ai numerosi eventi.
Durante la manifestazione, organizzata dal Policampus per il Consorzio Sol.Co. Sondrio e rientrante nel progetto GEdA (Giovani Energie di Attivazione) ci sarà la possibilità di confrontarsi con le esperienze degli altri, imparare, affinare le proprie abilità e tenersi aggiornati sull'evoluzione della giocoleria grazie anche alla possibilità di iscriversi ai diversi laboratori e workshop tenuti da giocolieri professionisti o semplici appassionati che ritengono di avere delle capacità da poter insegnare!!


Per iscriversi ai laboratori e per avere informazioni scrivete a:
info@policampus.it
tel. 0342.200761
oppure consultare il sito www.policampus.it

venerdì 5 giugno 2009

alla ricossa!!!


Dalla mezzanotte di sabato 6 giugno fino al tramonto di domenica 7 centinaia di squadre in tutta Milano affronteranno prove e giochi, indovinelli, scoperte, percorsi e curiosità, storie ed esplorazioni alla riconquista della città.

"allariscossa" è il nuovo gioco a squadre ideato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) e da esterni, realizzato in collaborazione con Telecom Italia e con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.
Ci si può iscrivere online fino al 6 giugno e dal 4 al 7 giugno presso i tre infopoint di Piazza Cadorna, Largo Cairoli (dalle 10.00 alle 19.00) e alle Colonne di San Lorenzo (dalle 10 alle 24).

Iscriversi online entro il 25 maggio costerà 10 euro a squadra, per le iscrizioni online dal 26 maggio al 6 giugno il costo sarà di 15 euro a squadra e per le iscrizioni agli infopoint dal 4 al 7 giugno si pagherà 15 euro. Le squadre iscritte online dovranno ritirare il kit di partecipazione all'Infopoint di Piazzale Cadorna.

Ecco qualcuno dei premi in palio: viaggi in mongolfiera e rafting in montagna, abbonamenti a cinema, teatri, musei e riviste, degustazioni gastronomiche, libri, biciclette, viaggi, week-end fuori porta e voli aerei.

Io purtroppo non sarò a Milano e non potrò partecipare ma se qualcuno andrà ci faccia sapere come è stato ;)

giovedì 4 giugno 2009

Steellife


"Steellife" è una delle ultime proposte della Triennale di Milano, in mostra fino al 26 agosto. Coincidente con il cinquantesimo anniversario del gruppo industriale Marcegaglia, che ha coprodotto la mostra, consiste in un percorso tra opere contemporanee unite dal comune denominatore dell'acciaio: otto artisti, provenienti da tre continenti e dai più diversi percorsi espressivi, utilizzano l'acciaio per le loro opere dando origine ai più svariati e creativi risultati (due dozzine di opere circa).

L'acciaio, notoriamente, è un materiale piuttosto freddino: Steellife non è esattamente una mostra che riempie il cuore di calore ed emozioni. Tuttavia, i suoi punti di forza risiedono nel dinamismo, nella potenza e nella cruda lucidità, e quindi sincerità e chiarezza, che a questo materiale possono essere facilmente associate.
Con la suggestione "materica" come unico filo conduttore, è difficile per lo spettatore e il critico esprimersi sulla mostra in questione in maniera uniforme; da un certo punto di vista, questo tipo di iniziative può infastidire quegli appassionati d'arte che non amano essere lasciati a se stessi con una manciata di scarni indizi e l'invito a giudicare in totale libertà; chi vuole davvero conoscere ha sempre bisogno di una guida.
Tuttavia, non si può negare che una mostra come Steellife proponga davvero una grande varietà di stimoli e tutti degni di nota: ogni stanza è una sorpresa e l'imprevedibilità dei lavori aumenta esponenzialmente col progredire del cammino.
In questo senso, lo stupore resta indissolubilmente legato all'utilizzo del materiale: l'acciaio, un composto normalmente associato alla ripetitività e all'ovvietà dei prodotti di uso comune, acquista sempre nuove forme e mostra di saper essere una ricca risorsa nelle mani sapienti degli artisti. Come rivalutazione e valorizzazione dell'acciaio Steellife raggiunge certamente il suo scopo e ci dona effettivamente qualcosa di nuovo e originale. A una mostra di arte contemporanea non si può chiedere di meglio.

Tra le varie opere, come al solito, segnalo la mia preferita: "Flash of lightning" dell'artista Tetsuya Nakamura; dall'alto di una gradinata appositamente costruita, gli spettatori si siedono ad osservare una scultura d'acciaio che ricorda le fattezze evanescenti di una macchina da corsa in movimento. Il suo potente dinamismo non può non ricordare, almeno da lontano, le ricerche dei futuristi; "Flash of lightning" viene ad assomigliare a un idolo di velocità, protagonista della fugace attenzione di uomini da sempre affascinati dalla potenza e dalla sconfitta di ogni record. Impossibile non evidenziare in quest'opera una sapienza sociologica, mirabilmente sospesa, a seconda della sensibilità di chi guarda, tra l'ironia, l'esaltazione e la critica etica.

Una nota di demerito: come ormai troppo spesso accade (almeno nelle mostre visitate dal sottoscritto), un'opera ("Din a4 war games" di Julia Bornefeld) dovrebbe muoversi e non si muove.
Il libretto dice chiaramente: "Il pubblico può azionare l'ineffabile carosello e abbracciare la levitas giocosa".
Se il carosello sia ineffabile non lo so: di certo è immobile, e il pulsante non funziona. E, di conseguenza, non è un carosello; per noi, niente levitas giocosa; solo l'amarezza di non poter ammirare un'opera così come l'artista l'aveva concepita.
...poi forse, chissà, magari noi abbiamo beccato proprio la "serata del guasto"; io, comunque, da parte di un'autorità come la Triennale mi aspetto maggior cura di queste cose.

La mostra è comunque molto bella e la consiglio caldamente; da non perdere se siete affascinati dalla gelida sincerità dell'acciaio.

Qui sotto, il sito:

http://www.steellife.it/index.html

Un Altro Mondo Onlus!


UnAltroMondo Onlus è un associazione di volontariato nata nel 2001, che si ispira ai principi del Movimento Umanista: l’ essere umano come valore centrale,il riconoscimento della diversità personale e culturale, l’ affermazione della libertà di idee e credenze e la nonviolenza attiva come metodologia d’ azione.

L’associazione si occupa di progetti di sviluppo nel sud del Mondo: Mali, Gambia, Senegal, Togo e India, organizzandosi con la popolazione per creare condizioni di vita più umane per tutti.
In Italia svolge soprattutto attività di sensibilizzazione e informazione su tematiche riguardanti la cooperazione internazionale e i problemi dei paesi poveri.

Partecipando alla grigliata, con un contributo di €15 si contribuirà a sostenere i progetti dell’ associazione (la partecipazione richiede prenotazione obbligatoria)!


www.unaltromondo.it

mercoledì 3 giugno 2009

Grigliata al "Bosco in città"!


Domenica 7 giugno, alle h 13.00, presso l’Antica Cascina San Romano, restaurata e attrezzata con tavoli, panche e griglie, l'associaziome "Unaltromondo Onlus" vi offrirà un’ottima grigliata di carne, immersi nel verde, per passare uno splendido pomeriggio di primavera.
E per i più curiosi, a poche centinaia di metri dall’antica cascina, un vero e proprio bosco nella città: su una grande estensione di 80 ettari, zone di bosco, prati, campi coltivati, canali, ruscelli e il grande stagno con i canneti e gli uccelli acquatici.

Per informazioni:
Irene 3298065065
www.unaltromondo.it

mercoledì 27 maggio 2009

Concorso a premio!!!


Per ringraziare i visitatori per il numero di visite raggiunte in questa settimana vi proponiamo un concorso a premio: il primo che risponderà alla seguente domanda riceverà un biglietto per la mostra di Monet a Palazzo Reale!!!

domenica 24 maggio 2009

Premio Artivisive San Fedele: l' uomo e il suo destino


L'uomo e il suo destino è il tema su cui hanno lavorato e creato i giovani artisti e filmmakers che hanno partecipato al Premio Arti Visive 2008/2009.


Inaugurazione: 27 maggio 2009, ore 18.00 Periodo: 27 maggio - 10 luglio 2009


GALLERIA SAN FEDELE Via Hoepli 3a-b20121 Milano


Tel 0286352233

sanfedelearte@sanfedele.net

venerdì 22 maggio 2009

Sorrows + Colpi Repentini live @ Palazzo Granaio Sabato 23 Maggio h22


Due band emergenti, i Sorrows (pop punk) e i Colpi Repentini (blues folk rock), si esibiranno live sabato 23 Maggio alle 22 al Palazzo Granaio di Settimo Milanese.
I Sorrows sono un
gruppo pop punk scoperto da Francesco Facchinetti; il loro disco, di prossima uscita, è prodotto da Massive Arts. Hanno detto di loro: "...una volta entrati nel loro mondo sarà difficile uscirne" (Shapeless.it) "Probabilmente, le miriadi di adolescenti che si approcciano al punk tramite l’emo dovrebbero considerare i Sorrows" (Punkadeka.it). "Le prime sensazioni che si hanno sono molto positive, portandoci addirittura a pensare che quello che abbiamo tra le mani sia il prodotto di un nuovo gruppo americano." (Rockline.it). "Saranno i suoni,le moltissime canzoni che parlano d'amore,la voce di Richie che trasmette dolcezza ma sembra che i Sorrows potrebbero davvero,su piccola scala,essere degli idoli delle ragazzine.Questo non per sminuire o banalizzare il loro lavoro,sia chiaro. Molti gruppi si sognano di fare un "Remember me". " (Undergroundzonevr.tk).

Se volete ascoltare qualche brano, ecco i myspace dei due gruppi:

www.myspace.com/sorrowsrock

www.myspace.com/colpirepentini


PALAZZO GRANAIO:

Largo Papa Giovanni XXIII - Settimo Milanese

(Zona San Siro; uscita tangenziale ovest Settimo Milanese)

Info: 02 36 52 92 56/93 61

www.palazzogranaio.net

www.myspace.com/palazzogranaio

caffe@palazzogranaio.net



Relax-à-porter


Avete bisogno di rilassarvi?
Volete combattere lo stress e non sapete come fare?
L'Urano Team ha aperto da poco un sito sulle tecniche di rilassamento!

Ecco il link:
http://www.relaxaporter.netsons.org/

Andate a visitarlo e diteci cosa ne pensate!

Buon relax!

giovedì 21 maggio 2009

tre giorni di CAPOEIRA alla Cascina Monluè!



Da venerdì 23 maggio a domenica 25, presso la Cascina Monluè, con il patrocinio del Comune di Milano, si susseguiranno tre giorni di musica, capoeira, incontri e presentazioni organizzati dall'Associazione Italiana di Capoeira da Angola che dal 1987 lavora per diffondere in Italia questa antica pratica brasiliana che intreccia danza, gioco, lotta e acrobazia.
I tre giorni di evento hanno lo scopo di finanziare un progetto di integrazione nella società di bambini di strada a Lubango in Angola.

Cascina Monluè: Via Monluè - Milano

www.capoeiramilano.it

Festa del Mediterraneo


VIVI LA FESTA DEL MEDITERRANEO AL PALASHARP!
MILANO 22-31 MAGGIO

Mediterraneo in Piazza è un progetto umano multietnico, il "SAPERE" che al mondo non esiste solo una cultura ma una pluralità di culture che si esprimono e sono voci dell'identità di popoli.Per rafforzare questo concetto gli organizzatori hanno chiesto la collaborazione di varie associazioni dei paesi mediterranei, affinchè la loro regia sappia rappresentare immediatamente le peculiarità di ciascuna area. L'attività di promozione della manifestazione si incentra sull'idea di organizzare eventi culturali di grande importanza, senza trascurare gli aspetti ludici che piacciono tanto al grande pubblico.Cioè far convivere in uno spazio comune la lettura di una poesia con un esibizione di flamenco, una mostra artistica accanto alla narrazione di un cantastorie popolare, degustare il cibo tipico da strada tanto caro alla nostra tradizione, fino a scoprire le mete turistiche più suggestive del Mediterraneo.Ogni giorno della manifestazione sarà dedicato alla conoscenza di un paese diverso, così che alla fine dell'evento potremo dire davvero di aver visitato e conosciuto il bacino. Verranno anche offerti quotidianamente speciali viaggi nel paese rappresentato nella giornata, estratti a sorte tra il pubblico presente.


22 maggioArtisti di Notredame de Paris Musical di Riccardo Cocciante
23 maggioPomeriggio: RezophonicSera: grande revival anni 60-70, canteranno: Nuovi Angeli, Bisonti, Gian Pieretti, Renato dei Profeti, Giuliano dei Notturni Leano Morelli, Donatello, Elisabetta Viviani, Wilma De Angelis.A cura di Umberto Napolitano.

24 maggioBeppe Barra

25 maggioTazenda
26 maggioLola Ponce

27 maggioPovia
28 maggioLisa
29 maggioAntonio Mejías - Cante Flamenco
30 maggioArtisti di Zelig per Gino Bramieri

31 maggioCoro Amici del Loggione del Teatro alla Scala

lunedì 18 maggio 2009

Katyn


Nel 1939, la Polonia è presa nella stretta dei tedeschi nazisti e dei sovietici: alcune centinaia di ufficiali prigionieri dei russi vengono trasferiti nella foresta di Katyn e trucidati per espresso ordine di Stalin. La stessa foresta verrà utilizzata in seguito per l'esecuzione di detenuti e civili, per un totale di 22.000 vittime ammassate nelle fosse comuni.
Il film, oltre a raccontare l'orrore dal punto di vista di alcuni ufficiali diretti verso Katyn e inconsapevoli fino all'ultimo della sorte che spetta loro, ci mostra le vicende, alcuni anni avanti, dei loro familiari, intenti a scoprire e ad affermare la verità sotto la dittatura polacca: i russi, però, attribuiscono la strage ai nazisti e adottano dure politiche repressive nei confronti di chi invoca giustizia.

Andrzej Wajda, che ha perso il padre a Katyn, dirige un film crudo che non lascia spazio a dubbi, e ci mostra duramente uno dei più tristi segreti della menzogna comunista.

Il film è diventato un caso, dopo essere stato vittima di un "boicottaggio politico e culturale" ed essere rapidamente scomparso dalla maggior parte dei cinema italiani, è stato recuperato e rimesso in programmazione da alcuni cinema anche a Milano, tra cui il Palestrina che l'ha proiettato gratuitamente.

Qui sotto, la scheda del film presso ComingSoon e l'articolo del Corriere della Sera sul caso.

http://www.comingsoon.it/scheda_film.asp?key=39392&film=Katyn

http://www.corriere.it/spettacoli/09_marzo_11/storia_boicottata_cappelli_96f983f6-0e0c-11de-b3a4-00144f02aabc.shtml

venerdì 15 maggio 2009

Polisuona 2009


Anche quest’ anno si riconferma l’evento che invade piazza Leonardo con un enorme palco, tanta bella gente, servizio distribuzione birra e la partecipazione di associazioni “no profit”!
Domani sera si esibirà Bugo, musicista poliedrico(suona chitarra, tastiere, armonica, basso e batteria)le cui canzoni trattano temi della vita quotidiana con ironia, in uno stile che mescola folk e rock alternativo.

Per maggiori informazioni visitate il sito del”Polisuona” o il my space di Bugo in cui potrete anche ascoltare alcuni dei suoi brani!

Buon divertimento!
www.myspace.com/bugomusic

giovedì 14 maggio 2009

"Tutta un'altra cosa": Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale


“Tutta un'altra cosa” è la Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale
che anche quest’ anno verrà allestita da venerdì a domenica presso il cortile del PIME.
Questa manifestazione, oltre a presentare stand del commercio equo, propone laboratori creativi per i più piccoli, convegni e dibattiti, area ristoro attrezzata e spettacoli teatrali e musicali.
I prodotti presentati provengono da Paesi dell’Africa, America Latina e Asia, e sono il frutto del lavoro di comunità organizzate, impegnate in programmi sociali per lo sviluppo di condizioni di vita più dignitose. Al momento dell’acquisizione, ad esse viene garantito un prezzo giusto per sostenere i progetti di autosviluppo sociale e sanitario.
Gli articoli artigianali comprendono ceramiche e terracotte, giocattoli in legno, cesti e mobiletti, manufatti in juta, tessuti, tappeti, arazzi, borse, maglioni, bigiotteria, strumenti musicali, batik, statuette… Fra gli alimentari si trovano svariati tipi di caffè, tè, zucchero di canna, cacao, miele, riso, spezie, cioccolato, marmellate, noci, quinua…


Via Mosè Bianchi, 94 (fermata metro, linea 1, Amendola Fiera)


http://www.blogger.com/www.pimedit.com

mercoledì 29 aprile 2009

Onda Libera


Onda Libera: una carovana guidata dai Modena City Ramblers…
Nonostante la pioggia i tuoni e i fulmini, ieri sera mi sono avventurata a Garbagnate, con tanto di kiwai e stivali di gomma….per assistere al concerto dei Modena City Ramblers!!!
La “carovana” è partita il 21 Marzo da Piazza del Plebiscito a Napoli,in occasione della XIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ed è itinerante dal 25 aprile al 9 maggio, con musica, teatro di strada, giocoleria, poesia e gastronomia “resistente” sui beni confiscati alle mafie e riutilizzati grazie al lavoro di Libera.
In queste due settimane di viaggio i Modena City Ramblers porteranno la loro musica ed il loro nuovo album “Onda Libera” una serie di luoghi ove i beni confiscati alla mafia si sono trasformati, grazie al lavoro di Libera ed al suo presidente Don Ciotti, in realtà oneste e produttive.
Quello di ieri è stato il terzo appuntamento con la carovana antimafia,si è svolto davanti al bar della stazione, bene confiscato al clan di cosa nostra Gerlando Alberti,e riconsegnato alla cittadinanza, ora ospita “La bottega del Grillo” che distribuisce i prodotti del commercio equo e solidale.
L’ evento non ha fini commerciali ma vuole “smuovere le coscienze delle persone, favorendo una presa di posizione forte contro la mafia e la malavita”.


Le prossime tappe della carovana saranno.. :
1 maggio: Lazio - Roma
2 maggio: Lazio – Cisterna di Latina
3 maggio: Campania - Caserta – Castel Volturno
4 maggio: Puglia - Brindisi
5 maggio: verso la Calabria
6 maggio: Calabria - Polistena (RC)
7 maggio: Sicilia – Belpasso (CT)
8 maggio: Sicilia - Trapani
9 maggio: Sicilia -Cinisi (PA)

Per maggiori informazioni:
www.ramblers.it
www.onda.libera.it

martedì 21 aprile 2009

Gran Torino



Walt Kowalski, anziano reduce della guerra di Corea, vive solo in una casa americana di periferia: è un uomo cinico, disincantato e intrattabile, che tollera con fatica i familiari perbenisti e ottusi e non tollera affatto gli immigrati orientali che hanno invaso il suo quartiere: vive un'esistenza profondamente routinaria, godendo di pochi piaceri abitudinari come la serata al bar con pochi amici o, soprattutto, la cura ossessiva della splendida Ford Gran Torino che possiede dagli anni settanta.
Alcuni eventi imprevisti stanno però per irrompere nella sua vita, avviandola su un percorso che porterà il vecchio reduce, attraverso un cambiamento sottile e silenzioso, verso un'incredibile atto di redenzione.

"Gran Torino" è l'ultimo film di Clint Eastwood, diretto e interpretato: l'ultimo nel senso che, per sua ammissione, non ne farà altri. E' infatti un vero e proprio testamento per l'attore e per il suo personaggio tipico: Eastwood, infatti, come il suo Kowalski, ha interpretato per anni (a partire dai suoi grandi western) la figura del duro senza cuore e senza pietà; come l'ex soldato Kowalski, nella finzione del cinema, ha ucciso decine di buoni e cattivi con il suo sguardo di ghiaccio.
In questo film, egli dimostra come anche il più cinico e disilluso degli uomini può riscoprire il valore della vita e della misericordia, pur senza scendere a compromessi con i lati più crudi della verità e l'inevitabilità della giustizia.
Il personaggio di Kowalski sembra disperso oltre che disperato; egli è come preso tra due poli ugualmente deplorevoli: da una parte la malvagità ottusa dei criminali che è costretto a combattere, prima per difendere se stesso e poi per proteggere i suoi nuovi amici, e dall'altra il buonismo "politically correct", ma profondamente ignorante e opportunista, dei figli e dei nipoti.
La virtù non sta semplicemente nel mezzo, ma ad un livello superiore di umanità che si può raggiungere soltanto col più onorevole dei sacrifici.
"Gran Torino" è un film profondamente religioso, nel senso più vero del termine, poichè il bene vince sul male (disgustoso e violento, falso e ingannatore) rivelando la propria semplicità sacra e definitiva.

Difficile da spiegare e anche da recensire, nelle numerose sfaccettature di valore che lo compongono; di certo, un film da vedere, e da non dimenticare.

sabato 18 aprile 2009

MiArt 2009 - Una fiera liquida


“ …coloro che sono coinvolti nel gioco contro la propria volontà, che non “amano essere in movimento”, né possono permetterselo, hanno ben poche possibilità di successo. Partecipare alla gara non è per loro una scelta realistica, ma ad essi non è nemmeno consentito tenersene fuori. Volteggiare di fiore in fiore, alla ricerca del profumo più gradevole, non è nelle loro possibilità: essi possono solo restare aggrappati a luoghi dove i fiori – profumati o meno – sono pochi e anche quei pochi si dissolvono o marciscono davanti al loro sguardo infelice. Il suggerimento di “attaccarsi con leggerezza a ciò che ci si presenta” e “lasciarlo poi andare, con grazia” suona alle loro orecchie, nel migliore dei casi, come uno scherzo crudele ma soprattutto come un ghigno spietato.
E tuttavia, tocca anche a loro “attaccarsi con leggerezza” a “beni, situazioni, persone” che continueranno a scivolare via e a scomparire a velocità vertiginosa qualsiasi cosa essi facciano; e a nulla vale che essi cerchino di rallentarne la corsa.
(…)
E li si potrebbe perdonare per aver sospettato che esista un qualche collegamento tra la piacevole leggerezza e grazia ostentate da chi volteggia dinanzi al loro sguardo e il torpore e l’immobilità, sgradevoli ma involontari, che li caratterizzano.”

Zygmunt Bauman, "Vita liquida" - Introduzione, Laterza

In questo frammento, criticando il contributo di un collaboratore anonimo dell’Observer, il celebre sociologo mette in luce il disagio e le difficoltà di chi non riesce ad adattarsi alla cosiddetta società liquido-moderna, ovvero quella società dove “ le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure”: coloro che, al contrario, in questa nuova società di qualunquismi, relativismi e consumi sfrenati si trovano a loro agio, sono in grado di “sopportare l’assenza di orientamento: non soffrono di vertigini e sanno adattarsi alle situazioni confuse, alla mancanza di itinerario e di direzione e alla durata indefinita del tragitto (…) Libertà di affetti e revocabilità di impegni sono i precetti che ispirano questo genere di persone, quali che siano i loro impegni e affetti.”

Il MiArt 2009, la Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, è stata evidentemente creata per questo tipo umano: i padiglioni 3 e 4 della Fiera di Milano appaiono popolati da un numero non quantificabile (comunque gargantuesco) di opere, appiccicate o distanziate senza il minimo riguardo per la simmetria, con l’unico ordine delle gallerie che li espongono; è possibile, per esempio, trovare due quadri di Lucio Fontana in due punti opposti di un padiglione, l’uno accanto a un De Chirico e l’altro a un Birolli (?).
Questo per non parlare del padiglione superiore, adibito all’arte più recente e dunque perlopiù sconosciuta ai semplici fruitori non esperti: la scarsa fama di molti artisti e la totale assenza di spiegazioni, uniti alla quantità e alla varietà incommensurabile delle opere esposte, trasformano la fiera in un gigantesco contenitore di stimoli estetici e semantici la cui eterogeneità non attira lo spettatore, bensì lo attacca; viola la sua attenzione strattonandola senza sosta da un luogo all’altro. E’ un’arte ammassata e mescolata, un sublime disordine programmato che, nel complesso, non può avere alcun effetto in termini di piacevolezza.
Questo, purchè non si scorra come il liquido baumaniano attraverso i padiglioni, scivolando leggiadramente addosso ad ogni immagine e ad ogni oggetto, attaccandosi e adeguandosi ad ogni cosa per un tempo adeguato per provare un vacuo divertimento… ma non per riflettere ed esplorare le proprie emozioni, per ricevere un significato o imparare qualcosa.
E’ davvero una fiera, nel senso classico del termine; un mercato e non certo una mostra, dove tra i rari appassionati dell’arte si possono notare bambini urlanti e madri preoccupate, coppiette alla moda dallo sguardo vuoto, anziani turisti dall’aspetto incerto e confuso.
Gli amanti della cultura postmoderna apprezzeranno: a me sovviene con insospettata chiarezza l’anatema evangelico “Avete trasformato il mio tempio in una spelonca di ladri!” (Luca, 19, 46).
Emotivamente stremati, io e il mio amico (ciao Gualo) ci siamo abbandonati sulle seggiole del bar superiore a bere un caffè (macchiato freddo in traballante tazzina di plastica) e a ragionare delle nostre sensazioni: un vissuto caotico che non permette di selezionare una suggestione tra le mille, di tornare a casa con il ricordo di un singolo stupore od interesse.
Ma ci vorrebbe davvero la prosa di Bauman.
Il mio consiglio spassionato è di evitare il MiArt. Almeno, se amate l’arte: che dire, se vi piace o vi diverte soltanto è un appuntamento da non perdere.

giovedì 16 aprile 2009

Concorso speciale per i visitatori: premio in palio un biglietto omaggio per il cinema!

Oreste Urano ha deciso di premiare l’attenzione dei visitatori del suo blog proponendo un concorso: il primo visitatore che risponderà correttamente a tutte le domande del questionario sottostante vincerà un premio speciale!

Le domande si riferiscono ai contenuti presenti nei post del blog. Partecipare al concorso è facilissimo! Basta rispondere a tutte le domande ed infine cliccare sul pulsante “invia”.

Al più presto verrà contattato via mail da Oreste che le comunicherà se è il fortunato vincitore del premio che ha messo in palio: un biglietto per il cinema che potrà utilizzare in qualsiasi cinema di Milano per vedere qualsiasi film a qualunque spettacolo (dal lunedì al venerdì)!

Attenzione! Le risposte alle domande si possono trovare all’interno del blog!

Cosa stai aspettando? Rispondi subito alle domande!

Buona fortuna!


“Questione di cuore”: il nuovo film di Francesca Archibugi con Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese

Il cinema Anteo e il cinema Apollo sono due dei pochi cinema che a Milano mantengono una programmazione esclusivamente d’autore, e propongono continuamente incontri con attori e registi, rassegne, aperitivi cinematografici, tè d’autore e numerose altre iniziative interessantissime.

Da brava sostenitrice e appassionata di cinema italiano, non mi sono lasciata sfuggire un’anteprima imperdibile che si è tenuta Giovedì scorso presso appunto il cinema Anteo (Via Milazzo 9): quella del nuovo film della regista romana Francesca Archibugi che uscirà nelle sale venerdì 17 Aprile. Oltre alla possibilità di poter vedere il film con due settimane di anticipo rispetto all’uscita e di poter pagare l’ingresso 4.50 €, che non è male rispetto ai 7 consueti, la semplice prenotazione telefonica mi ha dato l’opportunità di poter partecipare anche all’incontro che si è tenuto al termine della proiezione con la regista e l’intero cast del film.

“Questione di cuore” è il titolo emblematico di un film che racconta la storia di un’amicizia tra due uomini molto diversi, Angelo e Alberto, i quali si incontrano in una circostanza molto particolare: sono vicini di letto in ospedale dopo che hanno avuto entrambi un attacco di cuore.

Mentre Angelo (Kim Rossi Stuart), giovane carrozziere e padre di famiglia, conduce una vita semplice circondato dall’amore della sua famiglia, composta dalla moglie incinta Rossana (Micaela Ramazzotti) e dai due figli, Alberto (Antonio Albanese), cinico sceneggiatore cinematografico di successo, conduce una vita squilibrata, sfugge continuamente dalle relazioni e allontana le persone vicine, tra cui la giovane fidanzata (interpretata da Francesca Inaudi). Ognuno dei due protagonisti ha ciò che all’altro manca: Alberto sente nascere dentro di se un sentimento nuovo e genuino grazie all’incontro con il mondo popolare di Angelo, e trova nel nuovo amico la soluzione al vuoto e alla sofferenza della sua vita; Angelo è affascinato e arricchito dalla personalità esuberante e fantasiosa di Alberto e lo accoglie all’interno del suo nucleo famigliare facendolo diventare a tutti gli effetti un nuovo membro della famiglia.

L’amicizia che nasce tra i due protagonisti è nello stesso tempo paradossale e vera, straordinaria nella sua normalità: è proprio nello scontro tra due mondi così diversi che si sprigiona la drammaticità della storia oltre che gli spunti comici che dentro di essa si inseriscono; gli attori Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese sono stati molto bravi nel trovare gli spazi comici all’interno di una vicenda drammatica, spesso grazie a momenti di improvvisazione sul set.

Inoltre l’amicizia tra Angelo e Alberto si evolve nel corso della storia: mentre appena conosciuti entrambi sentono la necessità di raccontarsi ininterrottamente in un flusso continuo di parole, dal momento in cui la loro confidenza si fa più densa smettono di parlare e iniziano a conoscersi ad un altro livello, attraverso i silenzi e gli sguardi. E’ proprio la capacità dei due di raccontarsi e comprendersi a rendere straordinaria la loro amicizia. A questo proposito l’Archibugi durante l’incontro che ha seguito la proiezione del film, ha voluto affermare la sua convinzione nel potere salvifico del racconto: “Senza il suo racconto la vita non avrebbe senso”.

A mio parere il film è meraviglioso e assolutamente da vedere: la sensibilità con cui la storia è raccontata e ogni sfumatura è riportata sulla scena, oltre alle straordinarie interpretazioni degli attori protagonisti, in particolare quelle di Kim Rossi Stuart e di Micaela Ramazzotti, rendono questo film speciale ed emozionante; nello stesso tempo il film è equilibrato dal punto di vista stilistico: non mancano mai momenti divertenti in cui si ride a crepapelle soprattutto grazie alla comicità esplosiva di Albanese.

Una piccola curiosità: ad un certo punto del film compaiono contemporaneamente sulla scena cinque guest star rappresentanti del cinema italiano: Carlo Verdone, Stefania Sandrelli, Paolo Virzì, Paolo Sorrentino e Daniele Luchetti.

Visto che (purtroppo) i film italiani di solito rimangono nelle sale per un tempo limitato, vi consiglio di andare a vedere “Questione di cuore” il prima possibile!


Se volete avere informazioni sulla programmazione o sulle prossime anteprime visitate il sito dell’Anteo:


http://www.spaziocinema.info/


Qui potete vedere il trailer del film:


venerdì 10 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: solidarietà e aiuti umanitari

Alla luce della triste tragedia accaduta in Abruzzo non possiamo rimanere indifferenti e non fermarci un momento. In questi giorni sono stati mandati aiuti da tutto il mondo per sostenere le zone colpite dal terremoto.

Qui di seguito riportiamo alcuni link attraverso i quali è possibile dare il proprio sostegno:


www.savethechildren.it


http://www.cri.it/code_new/index.php?website=630_cri_EmergenzaSismaAbruzzo

http://primapaginacasertana.wordpress.com/2009/04/08/terremoto-abruzzo-le-iniziative-di-solidarieta/


Alice, Ilaria, Roberta e Stefano


domenica 5 aprile 2009

Catchimprò - II semifinale

Poco tempo fa un nostro lettore/valutatore ci ha suggerito di recensire, tra le altre cose, spettacoli di improvvisazione: ed ecco che il vostro Oreste, solerte e soprattutto curioso, si è fiondato al Ligera cafè di via Padova, per assistere a...

CATCHIMPRO' - II semifinale!!

Chiariamo: Catchimprò è un torneo di improvvisazione teatrale che vede schierate coppie di attori nel tentativo di conquistarsi il pubblico, senza scenari predisposti e testi preparati.
Le prove sono varie e indirizzate dal presentatore, anche se gli elementi fondamentali delle scene sono suggeriti dal pubblico.
Per esempio: il presentatore sceglie alcune persone tra il pubblico e chiede loro di scegliere nomi di animali, di professioni, di situazioni o luoghi; sulle loro scelte viene costruita una specifica prova, che gli attori vengono a sapere soltanto sul palco.
Il teatro d'improvvisazione viene dunque ad assomigliare presto ad un teatro dell'assurdo, dove un attore può ritrovarsi ad interpretare un serpente boa in fila alle poste piuttosto che un casalingo alle prese con le piastrelle del bagno... costretto ad esprimersi con parole dalle iniziali in rigoroso ordine alfabetico.
I risultati sono surreali e, a seconda della bravura dell'attore, semplicemente buffi o inesorabilmente esilaranti: agli improvvisatori, infatti, non tocca soltanto rappresentare comportamenti in linea con le suggestioni o lanciare qualche buona battuta, ma anche dare una parvenza di plausibilità narrativa e coerenza strutturale a ciò che accade sul palco.

Questa sera (domenica 5 aprile) l'appuntamento ha visto protagonisti "i Mimi" contro "Tony e Gerry Damiano".
I Mimi fanno il loro ingresso pattinando tra il pubblico su un ghiaccio immaginario, naturalmente vestiti di tutto punto secondo la divisa classica di questa specialità (maglietta a righe, bombetta, viso truccato); saliti sul palco si destreggiano tra muri e corde invisibili, prima di sacrificare il loro mutismo alle prove anche linguistiche.
Tony e Gerry Damiano entrano per secondi, camicie, collanine e parrucconi anni '70 sulla musica paradigmatica dei Bee Gees; danzano alla Manero e lanciano al pubblico ovetti di cioccolato (o qualcosa di simile... qualcosa di abbastanza duro da centrare e rompere un bicchiere sul terzo tavolo di sinistra: inizio memorabile).
Le improvvisazioni durano più di un'ora, vedendo il susseguirsi di una decina di scenette, e subito appare chiaro come le due squadre sono essenzialmente equilibrate; alla fine, i Damiano hanno la meglio sui Mimi per una manciata di voti, assicurandosi la finale contro "Il Grande Uollas e Mr Prinz" che si disputerà il 26 aprile.

La serata garantisce, bisogna dirlo, un divertimento memorabile, tanto per gli spettatori quanto per gli appassionati attori sul palco: un'esperienza da consigliare a tutti... per chi non potrà essere presente, Oreste assicura comunque, impegni permettendo, la sua recensione dell'attesissima finale! ;-)

Per informazioni su simili iniziative: www.teatribu.it

mercoledì 1 aprile 2009

16° Cartoomics


Come ogni anno, alla fiera di Milano ha trovato posto il Cartoomics, il (16°) “salone del fumetto, dei cartoons, del collezionismo e dei games”: seppure meno famosa della ben più grande “Lucca comics and games”, che puntualmente attira nella cittadina toscana migliaia di appassionati da tutta Europa, la fiera milanese gode forse di una migliore organizzazione e di una più alta varietà di proposte.
E’ una fiera del fumetto, certo, ma non solo: quest’anno, in particolare, l’evento è stato impreziosito dalla presenza di ben otto mostre: tra questesi segnalano: “La riconquista del futuro”, la quale ripercorreva gli archetipi e le immagini della fantascienza a partire dalla sua nascita ufficiale nel 1926 ad opera di Hugo Gernsback, esponendo copie antiche e introvabili delle più classiche riviste di genere (come “Amazing stories, di cui era esposto il primo numero, mai giunto prima in Italia) e delle più antiche pubblicazioni di tecnologia (“Television news”, con le sue appassionate descrizioni dei primi modelli di televisione, non ancora disponibili all’uso della gente comune); “Cerchio Giallo”, incentrata sulla lunga e variegata storia del genere poliziesco, con particolare attenzione al fondatore Edgar Allan Poe e alle sue numerose trasposizioni fumettistiche; “Il Giallo Mondadori”, con l’esposizione dei numeri più introvabili (compreso il numero 1, “La strana morte del signor Benson” di S.S. van Dine) della celebre collana.
Merita una segnalazione anche il vasto spazio dedicato a “Ludica”, con la possibilità per i visitatori di provare gratuitamente, in gruppo e con divertiti supervisori, tutte le nuove trovate dei giochi da tavolo: a questo vanno aggiunte le anteprime di videogiochi e consolle oltre che, naturalmente, gli attesissimi concorsi di cosplaying, in cui giovani appassionati si cimentano nella progettazione di costumi dei loro personaggi preferiti e nell’interpretazione dei medesimi tra le vie della fiera.
E naturalmente, tanti, tanti fumetti: l’occasione perfetta per cercare di completare… o, perchè no, di iniziare una bella collezione, per entrare a far parte di una branca così importante della cultura popolare, ancora ingiustamente trascurata e sottovalutata da molti!




La scelta del sottoscritto: “Joker” di Azzarello e Bermejo, l’attesissima graphic novel incentrata sul cattivo di Batman che tanta attenzione ha ricevuto dopo l’ultimo film di Christopher Nolan… nell’edizione americana, non ancora uscita in Italia! ;-)

"Tonight": concerto dei Franz Ferdinand a Milano


Se vi piace la musica rock ma non avete mai sentito parlare dei Franz Ferdinand vi consiglio caldamente di andare ad ascoltare almeno qualcuna delle loro canzoni più conosciute, come “Take me out” e “Do you want to”, perché sono convinta che siano una delle band più significative della scena indie rock degli ultimi anni.

I Franz Ferdinand sono un gruppo rock scozzese, formatosi nel 2003 a Glasgow, che prende il nome dall’arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo.

Il gruppo, composto da Alex Kapranos (voce e chitarra), Bob Hardy (basso), Nick McCarthy (chitarra, voce, tastiera) e Paul Thomson (batteria), ha all’attivo 3 album ed è ora in tour per presentare l’ultimo lavoro, “Tonight” , il quale era stato annunciato a Gennaio dalla critica come la “svolta elettronica” dei Franz Ferdinand.

Capita spesso che un gruppo che riscuote molto successo con un paio di album che ricalcano più o meno la stessa linea, decida di sperimentare l’influenza di un genere nuovo mantenendo il sound degli inizi come matrice da reinterpretare, in modo da seguire un percorso di evoluzione e non fossilizzarsi su un unico genere. Spesso purtroppo in questo processo non sempre i risultati sono dei migliori e lasciano delusi i fan più fedeli. Io stessa ero spaventata prima di ascoltare l’album, in quanto non estimatrice della musica elettronica. Nel caso dei Franz Ferdinand però mi sono dovuta ricredere: l’introduzione di sonorità elettroniche non ha fatto altro che arricchire la struttura musicale dei brani, i quali non hanno perso il sound caratteristico della band.

Già l’album mi aveva entusiasmato su disco, ma devo dire che i pezzi rendono moltissimo anche dal vivo. Ho potuto ascoltarli infatti in occasione del concerto che i Franz Ferdinand hanno tenuto lunedì 30 Marzo al Palasharp di Milano. Questa è stata la seconda volta che li ascoltavo dal vivo: la prima volta, nel Dicembre del 2005, il numero delle persone presenti era inferiore così come il prezzo del biglietto; in quell’occasione ero rimasta piacevolmente colpita dal loro live e il concerto di lunedì sera ha confermato le mie aspettative.

La canzone che ha aperto il concerto è stata The dark of matinee”, del primo album omonimo “Franz Ferdinand”, che è stata seguita poi dall’ultimo singolo uscito “No you girls never know”. La scaletta del concerto è stata varia, mescolando in modo equilibrato i brani più famosi dei primi album, come “Michael” e “This fire”, con pezzi dell’ultimo album, quali “Ulysses”, a mio parere la più bella canzone di “Tonight”, e “Lucid dreams”, la quale si è conclusa con una lunga coda di sperimentazione elettronica, forse un po’ troppo ripetitiva e pesante.

Il loro inconfondibile sound rock’n’roll e la voce profonda del frontman Alex Kapranos hanno entusiasmato il pubblico per tutta la durata del concerto: era impossibile non saltellare e farsi travolgere dal ritmo coinvolgente dei pezzi!

Rimasta per la seconda volta entusiasta dal loro live, sicuramente andrò a sentirli anche la prossima volta che suoneranno a Milano!


Se vi siete persi quest’occasione di vedere i Franz Ferdinand dal vivo e volete sapere le date dei prossimi concerti, o semplicemente se siete interessati ad ascoltare qualche pezzo, andate a visitare il myspace del gruppo:

www.myspace.com/franzferdinand


Qui potete vedere il video di “Ulysses”, il primo singolo estratto dall’album “Tonight”:

martedì 31 marzo 2009

"El viaje de Teo": Festival del cinema africano, d' Asia e America Latina


Dopo aver ballato la “danza zouk”…e aver raccolto un po’ di informazioni su ristoranti e locali a Milano, in stile africano, che spero di vedere presto… e recensire, mi sono informata sul programma dei film del festival!
Devo dire di aver avuto un po’ di difficoltà a “interpretare” il sito e il volantino, ma la cosa mi interessava sia perché adoro conoscere le altre culture, soprattutto quella africana, sia perché avevo già visto alcuni cortometraggi al “Milano film festival” ed era stato divertente.
Così mercoledì sera, io e una mia amica (sempre quella del concerto degli Asian Dub Foundation :P) decidiamo di andare allo spazio Oberdan per assistere alla proiezione di un cortometraggio proveniente dalle isole Comorre e di un lungometraggio messicano.
All’ ingresso ci distribuiscono un foglietto sul quale, al termine della serata, siamo invitati a esprimere la nostra preferenza sul lungometraggio, che poi avrebbe partecipato insieme agli altri al concorso e alla premiazione.
La conduttrice della serata ci presenta il primo cortometraggio “La residence Ylan Ylang”che costituisce la prima produzione cinematografica proveniente dalle Isole Comorre.
La trama è molto lineare, ma faccio fatica a seguire i dialoghi perché da dove mi trovo non riesco a leggere bene i sottotitoli. Le immagini sono molto belle poiché rappresentano paesaggi quasi incontaminati e meravigliosi;il contenuto della pellicola, al contrario, è piuttosto noioso, più simile alla struttura di un documentario sulla vita del villaggio che a una vera trama.
Dopo una breve discussione con la regista del film si passa alla seconda proiezione e cambio anche posto, perché anche questo lungometraggio (proveniente dal Messico) è in lingua originale ma sottotitolato in italiano.
“El Viaje de Teo” racconta dell’immigrazione e dell’emigrazione sociale viste dagli occhi di un bambino: Teo ha nove anni e vive con lo zio in un villaggio messicano; quando il padre esce dal carcere, lo va a cercare per portarlo con sé negli Stati Uniti, passando illegalmente la frontiera.
Padre e figlio iniziano un lungo, tormentato viaggio fino alla separazione forzata.
Dal confine messicano Teo farà di tutto per ritrovare il padre…e al termine del viaggio avrà compiuto anche un percorso personale di crescita.

Anche se per quest’anno il festival a Milano è terminato i film verranno riproposti su tutto il territorio italiano toccando altre città tra cui Catania, Trieste, Gorizia, Reggio Emilia, Forlì, Lecco, Roma.
Vi invito a sostenere queste iniziative che costituiscono un’occasione di incontro e conoscenza di temi, linguaggi e nuove cinematografie mettendo in evidenza le potenzialità creative dei tre continenti.
“Grazie a una visione dell'Africa e del mondo proposta da autori africani, il Festival propone un'alternativa concreta alla cultura e all'informazione corrente dei mass-media”.

Vi consiglio alcuni link, come quello dell’ associazione C.O.E. http://www.coeweb.org/ ,
Centro Orientamento Educativo che ha contribuito all’organizzazione del festival , testimoniando l’attenzione e la promozione culturale verso i paesi del sud del mondo;
e http://www.festivalcinemaafricano.org/ , sito in cui registrandovi alla “mailing list” potete rimanere aggiornati sui prossimi eventi!

giovedì 26 marzo 2009

Cosa ne pensi del blog di Oreste Urano?Dì la tua!


Siamo interessati al Suo giudizio sul blog. Per favore risponda a questo questionario.

mercoledì 25 marzo 2009

“Fortapàsc”: la storia di Giancarlo Siani raccontata nel film diretto da Marco Risi con Libero de Rienzo


[ Un film di Marco Risi. Con Libero de Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux. Drammatico, durata 108 min. - Italia 2008. - 01 Distribution data uscita 27/03/2009. ]

Martedì 24 Marzo è stata proiettata al cinema Anteo l’anteprima del film “Fortapàsc” di Marco Risi, che racconta la storia del giornalista Giancarlo Siani.
L’avviso sul sito - http://www.spaziocinema.info/ - prometteva anche in un secondo momento un incontro con il regista, il protagonista Libero de Rienzo e il produttore Angelo Barbagallo. Sui giornali e in vari siti il film era presentato come “Cronaca degli ultimi giorni di un giovane giornalista freddato dalla camorra”. Martedì pomeriggio ci siamo dunque dirette all’Anteo aspettandoci una storia di camorra, e quindi dal contenuto angosciante e doloroso.
Ciò che ci ha colpito fin dalla prima scena (il protagonista che si tuffa in mare con gli amici) è che Giancarlo Siani non è dipinto come un martire né come un santo, ma come un ragazzo carico di tutta la leggerezza e la spensieratezza che caratterizza questa età. Tale leggerezza pervade tutto il film nonostante la drammaticità della storia. Nel 1985 Giancarlo Siani viene ucciso con dieci colpi di pistola. Aveva 26 anni. Faceva il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Lavorava al Mattino, prima da Torre Annunziata e poi da Napoli. Era un ragazzo allegro che amava la vita e il suo lavoro e cercava di farlo bene. Aveva il difetto di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti. È stato l’unico giornalista ucciso dalla camorra. Il film ci porta negli ultimi quattro mesi della sua vita, precisamente nella sua ultima estate quando, dal Vomero, dove abitava, tutti i giorni scendeva all’inferno di Torre Annunziata, cittadina “assediata” (da qui il titolo western in pronuncia napoletana “fortapàsc”), regno del boss Valentino Gionta. Giancarlo si muove per Torre Annunziata sulla sua Citroën Méhari, vero e proprio manifesto di anticonformismo che lo collocava, inequivocabilmente, in una posizione politica senza compromessi. Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva. Lo vediamo muoversi fra camorristi, politicanti corrotti, magistrati pavidi, e carabinieri impotenti mentre “perfino l’acqua diventa fango”.
Al termine del film, mentre le luci si riaccendevano, nei nostri occhi era ancora impresso l’ultimo sguardo di Giancarlo prima di morire. Sorpreso, umile e allo stesso tempo quasi sfrontato per la sua sincerità.
Subito dopo la proiezione del film si è svolto l’incontro con il regista Marco Risi, l’attore protagonista Libero De Rienzo e il produttore per Rai Cinema Angelo Barbagallo, i quali sono stati intervistati da Alessandra De Luca.
Assistere a quest’incontro ci ha permesso di venire a conoscenza di alcuni dettagli sulla genesi del film ed inoltre sono emersi interessantissimi spunti di riflessione. Il regista Marco Risi, figlio del grande maestro Dino Risi, a cui è stata dedicata la pellicola, ha spiegato come il film avesse tratto spunto dal libro “L’abusivo” scritto da Anotonio Franchini, coetaneo e concittadino di Siani, il quale ne raccontava il caso. La sceneggiatura del film risale a 5 anni fa, quando il progetto si è arenato perché l’attore protagonista aveva abbandonato le riprese. Un anno e mezzo fa il film è stato poi ripreso in considerazione ed è stato scelto un nuovo protagonista per interpretare il giovane giornalista: Libero De Rienzo, già attore nel film di Marco Ponti “Santa Maradona”, in cui era protagonista insieme a Stefano Accorsi, e regista di “Sangue - La morte non esiste” nel 2005. L’attore non ha voluto incontrare i parenti di Giancarlo prima delle riprese né venire a conoscenza dei dettagli privati della sua vita, in quanto temeva che altrimenti sarebbe stato emotivamente troppo coinvolto e non avrebbe in questo modo potuto restituire gli aspetti di leggerezza della storia, i quali hanno un ruolo importante nel film; dunque, per la costruzione del personaggio l'attore ha preferito affidarsi all’istinto. Sorprendentemente il Siani che De Rienzo ha portato sullo schermo assomiglia moltissimo nei modi di fare e di muoversi allo stesso Siani, nonostante l’attore fosse molto diverso da lui, con grande sorpresa e commozione della famiglia di Siani.
Paolo Siani, fratello maggiore di Giancarlo, ha sostenuto fortemente il progetto e ha collaborato sia alla scrittura che alla realizzazione del film mettendo a disposizione tutto ciò che conserva del fratello Giancarlo, in modo che Risi potesse in questo modo comprendere a fondo il suo personaggio. A rendere la pellicola ancor più rappresentativa della storia di Siani è stata la presenza sul set di alcuni parenti di vittime della camorra che si sono resi disponibili ed hanno recitato come comparse. Inoltre la macchina che viene utilizzata nel film è la vera macchina all’interno della quale Siani è stato ucciso, la sua Citroën Méhari verde brillante, uscita da un deposito giudiziario poco prima dell’inizio delle riprese del film.
L’obiettivo di Risi è stato quello di mantenere un tono leggero nel film nonostante l’orrore della vicenda raccontata, in quanto convinto che il contenuto di dolore non dovesse “schiacciare” l’opera cinematografica: in questo modo, invece che portare sullo schermo solo la storia di un martire civile, è stato possibile raccontare la storia di Giancarlo Siani mostrandone tutte le sfaccettature,
in particolar modo sottolineando come il giornalista fosse inconsapevole del fatto che stava andando incontro alla morte: era solo un ragazzo che voleva fare bene il proprio lavoro. Di conseguenza la sceneggiatura del film risulta leggera, non mancano momenti nei quali si ride e la fotografia a tratti luminosa vuole rappresentare la gioia e i colori degli anni ’80; in questo modo gli spettatori possono uscire dalla proiezione con un sentimento positivo: il messaggio del film è un messaggio di speranza.
Questo particolare taglio del film lo distingue dall’acclamato “Gomorra” di Matteo Garrone con cui condivide l’argomento affrontato il quale, nonostante sia un film straordinario, non lascia spazio ad un messaggio positivo e viene definito da Risi un film “disperante”.
In conclusione non è mancata una riflessione sul cinema di impegno civile in Italia: produttore e regista si trovano d’accordo nell’appoggiare una critica nei confronti della produzione cinematografica in Italia dato che la legge vigente prevede che i film siano finanziati esclusivamente dalle televisioni; quest'ultime impongono una censura sui progetti che trattano argomenti delicati e lasciano poco spazio ai film che non hanno il consenso del grande pubblico; di conseguenza, se non c’è il supporto delle televisioni non si possono produrre film se non low budget.
Poter sentir parlare artisti del calibro di Risi, De Rienzo e Barbagallo, il quale ha lavorato per anni con Nanni Moretti, è stato molto emozionante e ci ha portato a riflettere riguardo al cinema di qualità che in Italia non trova lo spazio che meriterebbe.

Per le forti emozioni che suscita e per il messaggio di speranza che racchiude, vi consigliamo calorosamente di andare a vedere “Fortapàsc”.
Buona visione!
Qui potete vedere il trailer del film: