lunedì 23 marzo 2009

“Massive not Passive!”, concerto degli Asian Dub Foundation al Leoncavallo


Girovagando sul web alla ricerca di concerti e eventi interessanti a Milano scopro che giovedì sera al Leoncavallo gli Asian Dub Foundation presenteranno il moro nuovo album “Punkara” e che il prezzo del biglietto è anche molto accessibile …7 euro!!
L’ unico “problema” per una studentessa fuori-sede come me… a Milano è…”come raggiungere Via Watteau senza dover tornare per forza in taxi o impazzire per chiamare un radio-bus?”
Io e la mia coinquilina decidiamo di avventurarci in bici e, dopo esserci studiate bene il percorso più veloce da piazza Udine a Via Watteau, scopriamo con piacere di aver raggiunto la nostra destinazione in 30min!
Gli Asian Dub Foundation sono un gruppo britannico di musica elettronica formato da componenti di origine asiatica.
Sono diventati famosi a livello internazionale grazie alla loro capacità di tenere insieme sonorità eterogenee, da quelle elettroniche e reggae, ai ritmi tradizionali indiani, oltre che per il loro impegno politico e sociale: la musica del gruppo, grazie alla sua ricchezza strumentale ed espressiva, esce dalla forma più tradizionale del Dub, sottogenere del reggae sviluppatosi in Jamaica negli anni '6o e poi evolutosi nei '90 con le contaminazioni di hip hop, dancehall e drumm'n'bass, a cui pure il gruppo si richiama.
Il nucleo originario del gruppo si è formato a Londra, nel 1993 in occasione di una serie di corsi diretti all’insegnamento dei concetti base della musica ad un gruppo di ragazzi asiatici. Il gruppo, sin dalle prime apparizioni, ha scelto di trattare argomenti politici e sociali rilevanti. I primi concerti avvennero in occasione di manifestazioni in Inghilterra a favore di varie cause, contro il razzismo e a supporto delle comunità di immigrati nel Regno Unito.
Nel 1998 i componenti del gruppo fondano un’associazione non-profit, la Asian Dub Foundation education (abbreviata in ADFed), la quale ha il compito di coordinare le attività educative da offrire in zone disagiate di Londra. Nei workshop tenuti nell’East End sono stati "scoperti" anche Aktarvator e MC Spex, che sono entrati successivamente nel gruppo. Altre attività comprendono l’attivazione di corsi in altre zone del mondo: in particolare, la band stessa ha preso parte alle attività tenutesi in Brasile nel 2001 e a Cuba nel 2002.
I testi delle canzoni sono all’insegna di una denuncia contro il razzismo dei bianchi nei confronti delle minoranze, un invito, supportato da slogan d’assalto (Massive not Passive!), ad unirsi facendo valere i propri diritti. C’è quindi un senso di orgogliosa appartenenza, ma nessuna concessione a una visione celestiale della madrepatria India.
Il concerto inizia a mezzanotte e per un’ora e venti tutti ballano e si scatenano a ritmo di sonorità che, grazie alle percussioni, ti portano in giro per il mondo, dall’Africa all’India.
Il messaggio degli Asian Dub Foundation è quello di essere se stessi fino in fondo, di comunicare con la gente e di trasmettere gioia, ritmo, energia, "rispettando il ciclo naturale delle cose".
Per restare aggiornati sulle prossime date dei concerti potete visitare il loro myspace:

www.myspace.com/asiandubfoundationuk

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